Il tema scelto per la Giornata della Virtù Civile di quest'anno è la solidarietà, ossia il sentimento di fratellanza e di reciproco sostegno che lega i singoli individui di una collettività nella consapevolezza dei comuni interessi e delle comuni finalità, elementi essenziali per costruire una società equa, giusta, coesa. Per questo i fondatori della nostra Repubblica hanno deciso di includere un esplicito riferimento alla «solidarietà politica, economica e sociale» nell'Art. 2 della Costituzione.
La pandemia provocata dal Covid-19, che ha causato oltre 140.000 vittime nel nostro Paese e milioni di morti nel mondo, ha dimostrato tragicamente l'attualità e il significato concreto del concetto di solidarietà sociale, a cominciare dal dovere di soccorrere e assistere chi è ammalato. Dal momento in cui si è manifestata la pandemia in Italia, nel febbraio del 2020, fino a oggi, l'intero e articolato sistema sanitario del nostro Paese è stato sottoposto a uno stressante periodo di emergenza, che ha visto il personale sanitario fronteggiare un virus molto letale di cui si sapeva poco o nulla. Nei terribili mesi della prima ondata, che ha sconvolto le nostre vite in maniera impensabile, gli ospedali italiani, specialmente nelle zone più colpite, sono stati travolti da un carico di lavoro insostenibile, costringendo le autorità sanitarie a rivolgere un appello ai medici in pensione per chiedere aiuto in una situazione tanto grave. Tra i primi a compiere questo gesto di solidarietà ci fu Gino Fasoli, che a 73 anni non esitò a tornare in ambulatorio per dare una mano ai colleghi impegnati in ospedale o che si erano ammalati. Dopo pochi giorni, anche lui fu infettato dal virus, spirando il 14 marzo 2020 all’Istituto clinico San Rocco a Ome, nel territorio di Brescia. Il sacrificio e l’impegno professionale di Fasoli furono ricordati dall'allora presidente del Parlamento Europeo David Sassoli: «Nel Bresciano, dove risiedeva, nel pieno della prima ondata del Covid, gli avevano chiesto aiuto nell’emergenza, anche se lui era già in pensione. Gino Fasoli, medico e animatore di Emergency e Medici senza frontiere, già medico di famiglia e volontario in Africa dove era stato anche rapito non si sarebbe mai tirato indietro. Si è quindi impegnato nuovamente in prima persona. In una battaglia difficile. Sul campo. Per difendersi, in quei giorni terribili di confusione e angoscia, aveva solo una mascherina. Ha rischiato in prima persona, ha ripreso a visitare per salvare vite umane, sacrificando la propria».
L'Associazione Civile Giorgio Ambrosoli dedica la Giornata della Virtù Civile 2022, che si svolgerà il 24 novembre ospite del Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano, a Gino Fasoli, per rendere onore a tutti gli uomini e donne di buona volontà che si prodigano per portare aiuto e conforto non solo negli ospedali, ma anche in ogni situazione di bisogno, laddove una crisi economica, sociale, politica mostri il dovere di «agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza», come recita l'Art. 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani. Persone come Gino Fasoli sono testimoni preziosi e indispensabili del principio di solidarietà, che abbraccia tanto i grandi interventi umanitari di fronte a catastrofi come quella del Covid o di chi fugge da una guerra, quanto al piccolo gesto quotidiano di aiutare una persona in difficoltà.