Università degli Studi di Milano

Premio di Studio alla memoria del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa

Le memorie vanno coltivate

"Quando è stato deciso di dedicare due Premi di Studio alla memoria di mio padre mi sono emozionato, perché il tempo che è passato è tanto e perché mi è sembrato bello dare dei premi alle tesi di Laurea Triennali, cioè al primo livello dell'impegno universitario dove gli studenti maturano delle aspettative, delle capacità, dei talenti che non è detto che poi andranno ai livelli più alti dell'impegno accademico o che si riverseranno immediatamente nelle professioni. È un modo per premiare quel gradino intermedio di formazione superiore che l'Università ha previsto e che a volte viene sottovalutato perché si pensa siano tesine di maturità. Invece sono tesi vere e proprie che competono con altre tesi vere e proprie".
di Nando dalla Chiesa - Professore Ordinario Università degli Studi di Milano

Anita Meschia (2023/2024)


Il "rovesciamento" dei territori. Le funzioni del movimento antimafia nell'hinterland sud-ovest di Milano

«Sono molto lieta per questo riconoscimento e lo colgo come una spinta di incoraggiamento a continuare in questa direzione. L’impegno personale nel movimento antimafia e lo studio accademico della criminalità organizzata e delle metodologie di educazione alla legalità sono state due costanti degli ultimi anni e questo elaborato è un tentativo di sintesi e incontro tra queste. Questo Premio di studio lo considero un premio e riconoscimento collettivo: la mia tesi racconta (anche) l’importante lavoro delle istituzioni e della società civile per la rigenerazione dei propri territori».


Simone Liberti (2023/2024)


Storia e memoria del fenomeno mafioso in Italia e in Europa tra legittimazione, rimozione e complicità

«Vedere premiato il proprio lavoro di tesi è una grande soddisfazione per un giovane laureato di oggi, spesso immerso in dinamiche di bassa valorizzazione delle sue competenze. Come sostengo nella mia tesi, la mancanza di giustizia sociale, di un tessuto socio-culturale forte e di virtù civili nei singoli e nelle masse, crea il terreno fertile per la legittimazione, la complicità e la rimozione della presenza mafiosa, vedere riconosciuta questa analisi dall’Associazione che prende il nome da una figura esempio di integrità, non può che rendermi orgoglioso».


Alba di Pentima (2022/2023)


La parola e il linguaggio contro la mafia: problemi e prospettive

«Ricevere questo riconoscimento è un onore e una grandissima soddisfazione. Onore in quanto il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, a cui il premio è intitolato, è in assoluto esempio supremo di integrità, morale e senso del dovere, ma anche uomo che ha creduto tanto nell’importanza dell’educazione e della cultura nei giovani. Soddisfazione invece perché questa tesi è frutto di passione, curiosità, impegno, abnegazione e ammirazione verso tutti coloro che sono stati capaci di dedicare la loro vita a combattere un mostro invisibile a chi non vuol vedere, ma insediato in realtà in tutte le maglie della nostra società».


Cristina Cozzoli (2022/2023)


Le imprese confiscate e il ritorno sul mercato: condizioni di successo. Il caso Geotrans

«Il riconoscimento del proprio lavoro come meritevole di un premio è certamente di per sé una grande soddisfazione personale. Eppure, ciò che più trovo significativo è vedere premiate persone giovani, in un Paese dove si raccontano troppo spesso le nuove generazioni come disinteressate alle tematiche sociali. Iniziative come questa dimostrano il contrario: giovani che si impegnano nell'antimafia, anche attraverso i loro studi, esistono e meritano riconoscimento. Inoltre, la mia tesi racconta un'esperienza di riscatto, in cui un gruppo di lavoratori si sono costituiti cooperativa per gestire in modo mutualistico l'azienda confiscata a un importante boss del catanese; vedere questa storia riconosciuta come di valore e meritevole di un premio è ciò che più di tutto mi emoziona».